Sono appena rientrato da un fine settimana ricco di cultura e bellezza, trascorso in Umbria per la Coppa della Perugina.

La mia seconda presenza a uno dei più importanti raduni italiani d’auto d’epoca ha confermato l’ottimo ricordo dell’edizione pre Covid. Questa volta ho lasciato in garage l’Aston Martin DB6 preferendole la Jaguar E Type spider, più adatta al meteo soleggiato previsto nel fine settimana.

Alla Coppa erano presenti circa 130 spettacolari auto storiche da tutta Europa – tra le quali una ventina di prestigiose anteguerra, e per tre giorni hanno sfilato tra i borghi più belli del perugino, da Paciano ad Assisi sino a Montefalco, con sosta sul Lago Trasimeno inclusa. Anche stavolta abbiamo fatto rombare i motori sulla pista dell’Autodromo di Magione e sfilato tra due ali di folla lungo l’elegante Corso Vannucci, il salotto di Perugia. Sempre interessante la visita alla Perugina, che quest’anno, oltre al museo, ha incluso a sorpresa un percorso guidato all’interno della fabbrica.

Un ringraziamento all’amico Ugo Amodeo, presidente CAMEP, e a tutto il suo staff per l’impeccabile organizzazione di un evento piacevolissimo, che ci ha fatto lasciare Perugia con un sorriso e la promessa di un arrivederci.